Un sogno chiamato Wonka – Recensione

Una familiare frenesia assale lo spettatore quando le luci del cinema si spengono e lo schermo si illumina e le mille domande, dubbi, aspettative e paure si allontanano, quasi magicamente, quando le prime immagini del film cominciano a scorrere sul grande, enorme schermo.
Stiamo per assistere a un’opera ambiziosa ed estremamente coraggiosa, uno dei film più attesi degli ultimi anni, un musical ispirato a uno dei romanzi per ragazzi più amati di sempre: Wonka.

TRAMA

Il giovane Willy Wonka, cioccolatiere dalle capacità stupefacenti, giunge in città con una valigia e un grande sogno: aprire una cioccolateria dove produrre e vendere il suo cioccolato. Ma in città, o meglio, nella Galleria, vige il monopolio di tre mastri cioccolatieri che non hanno nessunissima intenzione di condividere il mercato con un giovane inesperto e fin troppo audace. Sin da subito, dovrà vedersela con la cattiveria dei mastri cioccolatieri, di alcuni loschi e subdoli locandieri, di ingordi e corrotti poliziotti e un tipetto alquanto bizzarro che di notte ruba le sue scorte di cioccolato.

Un’avventura colorata, magica e sognante, ricca di personaggi teneri e unici, situazioni comiche e divertenti e grandi emozioni.

RECENSIONE

Wonka, film prequel de La fabbrica di cioccolato, diretto da Paul King (Paddington I-II), con protagonista Timothée Chalamet non delude le aspettative, anzi. Usciti dalla sala, si ha subito voglia di rientrare e rivederlo daccapo.

Un’avventura sognante e a tratti nostalgica che vuole divertire ed emozionare i più piccoli, ma anche i grandi che non hanno smesso di credere nella magia dei sogni.

Un ambizioso sogno muove il giovane Wonka verso la città, ovvero quello di aprire la sua cioccolateria nella Galleria più famosa al mondo, ma ogni sorta di difficoltà sembra minare il suo ingenuo ottimismo e le sue grandi speranze. Ma Willy, lo strambo, affascinante, sognatore, genio del cioccolato, non dovrà affrontarle da solo. A lui si uniranno una combriccola di stravaganti e buffi personaggi che conquisteranno il vostro cuore con la loro tenerezza. Fra questi spicca la coprotagonista, Noodle, una ragazzina disillusa dalla vita, sveglia e molto intelligente che, proprio per contrasto, legherà molto con Wonka, il fiducioso e perenne ottimista.

Un legame quasi fraterno che riesce ad oltrepassare lo schermo e intenerire anche il cuore più cinico. Un’intesa, fra gli attori, Timothée Chalamet e Calah Lane, perfetta e speciale.

 A contrastare Wonka, Noodle, e la loro “squadra” improvvisata, una serie di cattivi un po’ strampalati, in perfetto stile Roald Dahl. Così, troveremo dei mastri cioccolatai egoisti, superbi, arroganti ma altrettanto sciocchi, un poliziotto corrotto e terribilmente ingordo di cioccolato e dei loschi, subdoli locandieri che raggirano i loro ospiti per ottenere lavoro gratuito.

In questo contesto, quasi Dickensiano, ritroviamo anche i temi portanti dei romanzi dello scrittore: la creatività e l’originalità di Wonka che si manifesta attraverso il suo tocco magico e il suo essere un po’ matto. L’intelligenza e la razionalità dei bambini in contrasto con la stupidità degli adulti, espressione dell’essere della giovane Noodle. L’oppressione e la povertà rappresentata da adulti cattivi e incapaci, in contrasto con la leggerezza, la spontaneità e la speranza portata da figure più giovani e innocenti.

In sole due ore, Wonka riesce a sorprendere con i suoi colori, le sue coreografie e scenari curiosi e stravaganti, a intenerire con i suoi personaggi buffi e le situazioni emozionanti, a far tornare bambini, strappando un sorriso e una risata, e soprattutto a instillare quel sano ottimismo che tanto caratterizza il tanto amato personaggio principale.

Il cioccolato. Ne vedrete tanto in questo delizioso film e vi sembrerà quasi di assaporarlo. Non viene solo mostrato, ma anche regalato allo spettatore con minuziose descrizioni che gli faranno venire l’acquolina in bocca.

Le musiche, come le coreografie, sono incantevoli e stupefacenti. Brevi, concise, orecchiabili, non annoiano e accompagnano un’ottima sceneggiatura. Non dovete temere voi che non siete amanti dei Musical, questo lo adorerete.

Interpretazioni ottime, fra cui spicca, naturalmente un Timothée Chalamet che dimostra una straordinaria presenza scenica e un’ottima espressività. Un Wonka, il suo, che richiama molto quello folle di Johnny Depp e che riesce a regalarci una sua versione più giovane, ingenua, ottimista e generosa.

Ma non dobbiamo dimenticarci del simpaticissimo Hugh Grant nei panni del dispettoso Umpa-Lumpa, del buffo e sempre unico Rowan Atkinson, nei panni di un particolare prete, per non parlare poi della Colman, perfetta nel ruolo della subdola locandiera, o della giovanissima, ma già convincente, Calah Lane.

Un invito, Wonka, alla leggerezza, alla spensieratezza, alla generosità e alla speranza.

Un film che riesce a coinvolgere, emozionare, stupire, intenerire, divertire e far credere nella magia dei sogni perché come viene spesso ripetuto nel film:

“Tutte le cose belle a questo mondo sono iniziate con un sogno”

Wonka vi aspetta nelle sale il 14 Dicembre.

E io non vedo già l’ora di rivederlo.

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