WICKED: UN’OPERA MAGISTRALE E POTENTE

Articolo di Melissa Convertino

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Attraverso le potenti note di alcune fra le più iconiche musiche di Broadway veniamo trasportati, grazie alla magia del grande schermo, nel bizzarro mondo di Oz per scoprire una profonda storia di amicizia e riscatto.

TRAMA

Elphaba e Glinda sono due giovani apprendiste streghe in procinto di intraprendere un percorso di studi nella prestigiosa Accademia di Magia Shiz. L’una l’opposta dell’altra, finiranno, dopo una serie di vicissitudini, per stringere amicizia, ma le cose nel mondo di Oz stanno cambiando drasticamente. Un complotto è in atto e minaccerà non solo la tranquillità degli abitanti, ma anche la recente e profonda amicizia fra le due.

RECENSIONE

Visivamente spettacolare, emotivamente potente e suggestivo, “Wicked”, uscito nelle sale italiane il 21 Novembre, si preannuncia come uno dei migliori film dell’anno e non solo, sicuramente come uno fra i migliori film musicali degli ultimi tempi.

John M. Chu (il regista) si è cimentato in un’impresa oltremodo coraggiosa: trasporre cinematograficamente uno dei musical più amati e riprodotti di Broadway: Wicked.

Naturalmente, non è il primo a portare sul grande schermo un’opera destinata al teatro, ma John M. Chu ha dimostrato una sensibilità straordinaria nel riuscire a mantener fede alla forma teatrale originale, che ha incantato il mondo interno, con una consapevolezza e cura sorprendente, al tempo stesso, dello strumento differente di riproduzione.

La storia è la medesima, le canzoni le stesse, persino la struttura rispecchia quella del musical. Come, infatti, quest’ultimo era diviso in due Atti, anche il film è stato pensato in due parti differenti.

La seconda parte è stata già annunciata per Novembre 2025.

Per comprendere al meglio questo fenomeno mondiale è necessario fare un piccolo salto indietro nel tempo.

Wicked nasce come romanzo, pubblicato nel 1995, “Strega – Cronache dal Regno di Oz in rivolta” di Gregory Maguire, a sua volta una rivisitazione (oggi diremo Retelling) del celebre libro per ragazzi “Il Meraviglioso Oz” di L. Frank Baum.

Nel 2003 ne venne tratto un fortunatissimo musical con le musiche e i testi di Stephen Schwartz e il libretto di Winnie Holzman che incantò il mondo intero con la sua storia, le sue straordinarie canzoni e le sue originali interpreti.

Non sorprende, quindi, che intorno alla rappresentazione cinematografica aleggiasse una certa apprensione.

Competere con un’opera del genere era già di per se un’impresa e trovare delle interpreti capaci di tenere testa alle originali Idina Menzel e Kristin Chenoweth (non le uniche a interpretare le protagoniste, ma sicuramente le più iconiche) non poteva certo dirsi un gioco da ragazzi.

Ma questa volta ci sono riusciti e ci sono riusciti egregiamente.

Cynthia Erivo e Arianna Grande hanno dimostrato una presenza scenica fuori dall’ordinario.

La potenza e la determinazione della prima si sposano alla perfezione con la giocosità e la finezza dell’altra. Una combinazione di voci straordinaria la loro che riesce a forare lo schermo e giungere direttamente ai cuori degli spettatori.

Si vocifera già di candidatura agli Oscar per le due e non potrei essere più d’accordo.

Interpretazioni magistrali e potenti le loro che rubano la scena a chiunque altro e riescono persino a mettere in ombra quelle di attori decisamente più noti di loro come Michelle Yeo (nei panni di Madame Orrible) e di Jeff Goldblum (in quelli del Mago). Ciò che sorprende maggiormente delle due è la straordinaria capacità di mostrare tutte le sfaccettature di questi personaggi così complessi e profondi.

Glinda, la classica ragazza bella, bionda, popolare, ambiziosa, che vive per catturare l’attenzione altrui ed essere amata, ma che in realtà nasconde anche un animo sensibile e gentile.

Elphaba, la ragazza emarginata e discriminata per il colore insolito della sua pelle (verde), intelligente, arguta, solitaria e apparentemente insofferente alle critiche degli altri, che nasconde una volontà di riscatto e di accettazione.

L’amicizia fra le due non nasce nell’immediato e forse è proprio questo a renderla unica e tanto forte. Solo quando riusciranno ad andare oltre le proprie differenze e connettere la loro parte più profonda e sensibile, stabiliranno un profondo legame d’amicizia che, come in ogni buona storia del genere che si rispetti, verrà poi messo a dura prova da agenti esterni e dai più profondi desideri interni.

Cynthia Erivo (Elphaba) e Arianna Grande (Glinda)

Quando l’utopia diventa distopia…

I colori in questa pellicola giocano un ruolo fondamentale. Possiamo notare come Oz ci venga presentato inizialmente con colori sgargianti e allegri che richiamano alla perfezione una delle protagoniste, Glinda. Un mondo utopico quello di Oz che in realtà nasconde molta più oscurità di quanto non mostri dietro le tinte pastello. Col proseguire della trama ci rendiamo conto di come i colori inizino a cambiare, a sfumare in tonalità più cupe e scure, simili all’altra protagonista Elphaba, specialmente quando inizia a prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo realmente in quel mondo utopico e apparentemente “perfetto”.

Allora, le tonalità oscure hanno il compito di mostrare la vera natura del mondo idilliaco di Oz.

LE TEMATICHE

Il film non tratta solo della profonda amicizia (quasi sorellanza) fra le due protagoniste. Col procedere della trama scopriamo che è in atto un complotto per “mettere a tacere” una determinata categoria di creature che vivono a Oz. Un lato politico molto interessante che certamente verrà approfondito nella seconda parte, ma che invita alla riflessione su chi sia veramente il nemico della storia e sul perché sia così fondamentale trovare sempre un “nemico da incolpare”.

Una critica al razzismo, all’ignoranza e al maltrattamento degli animali che non può lasciare indifferenti e che vuole invitare il pubblico non solo alla riflessione ma anche a una presa di posizione.

Giocoso, colorato, profondo ed emozionante, Wicked riesce a incantare con le sue scenografie grafiche eccellenti, le sue coreografie e canzoni straordinarie, le sue tematiche attuali e toccanti e le sue interpreti semplicemente magistrali.

Senza nulla togliere al doppiaggio italiano, consigliamo la visione in lingua originale per assaporare al meglio la bellezza dei testi e delle interpretazioni originali straordinarie e magistrali.

“Wicked” vi aspetta nelle sale italiane.

“Wicked” Trailer Italiano.
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